Perchè cucinare è il solo modo che abbiamo di rendere piacevole il nostro nutrimento.

domenica 31 ottobre 2010

MINI TORTINE CON SORPRESA

E' un grosso problema il mio, quello di non riuscire mai a fare una torta uguale all'altra, semplicemente perchè ogni volta vado "a occhio", e metto sempre ingredienti differenti.
Così capita la volta in cui va tutto bene, e la volta che combino un disastro!!
Beh, ieri devo dire che mi sono venute buone, e ho deciso di pubblicare ricetta e procedimento, anche per le prossime volte in cui vorrò fare qualcosa che venga bene "a botta sicura"!

Ingredienti:
4 tuorli d'uovo
1 bicchiere di zucchero di canna
1 cucchiaino di lievito chimico
100 gr di burro ammorbidito
1 bicchiere di latte
farina qb
aroma di vaniglia
cocco in polvere
cioccolato fondente
1 barretta kinder al latte
granella di nocciole
pinoli
palline di zucchero colorate per decorare

Versare lo zucchero e i tuorli in una ciotola e cominciare a lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo. Tagliare il burro in striscioline sottili e lavorarlo con una forchetta insieme allo zucchero e le uova. Una volta ottenuta una crema versare il latte, il lievito e la vaniglia e mescolare. A questo punto iniziare a versare la farina, un poco per volta, fino ad ottenere una consistenza cremoso-solida.
Lasciar riposare in frigo per 30 minuti.
Preparare gli stampini, Io uso quelli in silicone, che ho scoperto essere comodissimi, perchè non devono essere imburrati.
Versare in composto fino a metà, inserire il "ripieno, che può essere un pezzetto di cioccolato al latte, unito al cocco, o la fondente con qualche pinolo, qui basta usare la fantasia. Poi finire di riempire gli stampini e decorare in alto con le palline di zucchero.
Infornare a 160° ventilato per 20-25 minuti.
Lasciar raffreddare prima di consumare.

POLENTA SALSICCIA E FUNGHI

Non pensavo che ci avrei messo così poco a prepararla. Ovviamente parliamo sempre di quella istantanea, ma buona come quella a cottura lunga, e moooolto più pratica!
Ingredienti per due persone:
2 salsiccie di maiale
5 funghi champignon freschi
1 barattolo di salsa di pomodoro (io l'avevo preparata l'altro giorno)
1 manciata di funghi porcini secchi (precedentemente ammollati)
4 bacche di ginepro
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di polenta istantanea
acqua
sale, pepe

Preparazione:
Spellare la salsiccia, spezzettarla e metterla in un tegame con un po' d'acqua (perchè non si attacchi). io non metto olio, una volta scaldata. il grasso della salsiccia ne farà le veci. Intanto sbucciare i funghi, sciacquarli e tagliarli a tocchetti.
Quando la salsiccia si è asciugata, mettere il vino e far evaporare.
A questo punto aggiungere le bacche, i porcini tritati e i funghi, versare la salsa di pomodoro e lasciar cuocere per 20 minuti a fuoco basso, aggiungendo acqua se si dovesse attaccare.
Alla fine aggiustare di sale e pepe, ricordando comunque che la salsiccia è già salata e che la salsa era stata precedentemente condita.
Per esempio io oggi non ho messo ne' l'uno ne' l'altro.
A condimento pronto si prepara la polenta, io ho seguito le istruzioni sulla scatola e in un paio di minuti era pronta!
Versarla su un tagliere di legno e preparare i piatti che verranno conditi singolarmente!

venerdì 29 ottobre 2010

IO E IL MIO FRIGORIFERO: capitolo finale (speriamo!)

Nonostante il mio carattere prettamente ottimista, ieri ho voluto fare la pessimista fino all'ultimo istante, fino a quando, alle 18, non ho ricevuto una telefonata: "Cristina, sono il tecnico, sono davanti al cancello, mi apri?"
Perchè lui già mi da' del tu, già si è preso confidenza col mio gatto e...
Io il giovedì pomeriggio lavoro, e a casa ieri c'era mio marito, fuggito in un orario inusuale dalla sua postazione proprio per accogliere questo personaggio che avrebbe ridato vita al frigorifero.
Così ho riagganciato, chiamato Ale, detto di aprire il cancello, detto di chiamarmi a lavoro terminato.
Ore 19: ancora niente. Esco dal lavoro, chiamo Ale, che riaggancia.
Ore 19.30: arrivo a casa, varco il cancello e realizzo che il tecnico è ancora lì. Mille pensieri pessimistici si affollano nella mia mente: forse non era la scheda? forse il problema era un altro? il frigo ancora non funziona! Poi entro, e loro due sono lì, seduti al tavolo da pranzo, chiacchierando amabilmente di principi alimentari.
"Il frigorifero è a posto, vero?"
"Certo, tutto sistemato"
E' quello che voglio sentirmi dire. Mi basta.
Non mi fermo neanche a salutare, a costo di risultare maleducata: devo cucinare la cena, dopo essermi liberata dei vestiti della giornata ed essere entrata in una confortevole tuta.
E loro rimangono lì, il tecnico a parlare, mio marito ad ascoltare, e io mi chiedo perchè a volte entrambi siamo così troppo accondiscendenti, così troppo gentili per interrompere e dire no, grazie, non mi interessa.
Però la mia frase: "Chiedo scusa, ma devo preparare la cena, è già tardi" credo sia stata d'effetto. Anche se ammetto di aver avuto l'impressione che se lo avessimo invitato sarebbe rimasto senza esitare!
Ci siamo fatti lasciare il pezzo rotto, la cui sostituzione ci è costata ben 180 euro.
Ore 20.30: vediamo un po' questo pezzo, scopriamo com'è fatto, perchè costa così tanto. Già sentiamo la puzza di bruciato, quindi ERA ROTTA, confermato!
Una volta aperta quella scatoletta di plastica 15x15 cm, Ale commenta così: "questo secondo me costa 15 euro!"
Detto questo chiudo il discorso frigorifero e torno alla mia passione: la cucina!
Chicchi

mercoledì 27 ottobre 2010

RAVIOLI AL PROSCIUTTO

Sempre per sfruttare quegli avanzi che ci restano in frigo, porzioni troppo piccole per fare da pasto, ma sarebbe un peccato buttarli via. Cosa ne facciamo? Dove li mettiamo? Nei ravioli!
Qualche settimana fa, quando ancora avevo il mio frigorifero funzionante, stavo rovistando nei meandri più nascosti, dove si annidano quei tapperware colorati, ma del tutto anonimi, che nascondono i nostri avanzi talmente bene che quasi sicuramente ce li dimentichiamo... Dicevo, appunto, che ero alla scoperta del mondo fatato della conservazione, quando mi sono imbattuta in tre fette di prosciutto cotto affumicato, un paio di cucchiai di squacquerone e tre cubetti di spinaci surgelati.
Era domenica, avevo tempo, e ho preparato la sfoglia:
2 uova
200 gr di farina 0
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di olio (lo uso quando faccio la pasta ripiena, perchè la rende più elastica)

Per il ripieno:
3 fette di prosciutto cotto (affumicato o normale)
3 cucchiai di formaggio molle tipo squacquerone
2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
3 cubetti di spinaci surgelati (saranno circa 150 gr di spinaci crudi)
se ne avete potete aggiungere anche della ricotta
sale, pepe

Frullare il ripieno, stendere la pasta, adagiare l'impasto su metà della sfoglia, aiutandosi con due cucchiaini (o una tasca pasticcera). A seconda di quanto volete fare grande il raviolo, calcolate la quantità del ripieno e la distanza fra un raviolo e l'altro a seconda delle dimensioni finale che volete ottenere.
Stendete sopra l'altra metà dell'impasto, schiacciate con le dita negli spazi fra un ripieno e l'altro e con una rotella tagliate i vostri ravioli.
Per la cottura basta un minuto o poco più in acqua salata bollente.
Sono buoni da mangiare col ragù, ma anche in bianco, visto che il ripieno è abbastanza saporito. Anche una salsa di pomodoro è indicata.

ROTOLO AL PROFUMO DI BOSCO

Mia mamma faceva sempre quelle belle torte salate farcite con ogni cosa, o quei rotoli di pasta sfoglia che fanno un profumo celestiale quando escono dal forno. Veloci, rapide, e di grande effetto se ci pensate.
Io però ho lo stomaco un po' delicato, e da quando siamo io e mio marito, la pasta sfoglia (fatta con un 50% di burro e un 50% di farina) non l'ho più mangiata.

Se vogliamo aprire una breve parentesi per dire tuttalaveritànientaltrochelaverità, io la mangio ogni tanto, a quei ricevimenti-barra-feste in cui servono stuzzichini di ogni tipo, inclusi vol-au-vent ripieni, caramelle di wusterl, fagottini farciti, e chi più ne ha più ne metta. Ne assaggio giusto un paio. Perchè mi verrà anche il mal di stomaco, ma so che ne sarà valsa la pena!

Ma torniamo a noi e alla nostra pasta sfoglia, fragrante, profumata. La pasta sfoglia che sembra così facile da preparare, ma che richiede un certo impegno, e – diciamo un altro po' di verità- prenderla dal banco frigo del supermercato è molto più semplice per tutti.

Io l'ho fatta due volte in tutta la mia vita (e so che ci proverò ancora in futuro): la prima volta a scuola di cucina, sotto la supervisione dello chef, la seconda a casa, sotto lo sguardo curioso della mamma. Entrambe le volte ho ottenuto egregi risultati.
Ieri invece ho comprato quella fresca di Giovanni Rana.

L'ho farcita ieri mattina con:
prosciutto cotto
funghetti
formaggio filante (niente mozzarella, perchè fa acqua durante la cottura)
spinaci (che avevo sbollentato e strizzato per bene)

L'ho arrotolata, coperta con della carta stagnola e riposta in frigo. Poi ho preso carta e penna e ho scritto le istruzioni per la cottura a mio marito:
Inforna per 25-30 minuti in forno preriscaldato a 180°
Così quando ieri sera sono rientrata dal lavoro, appena ho varcato l'uscio di casa sono stata avvolta dal profumo!

In alternativa alla pasta sfoglia c'è la pasta briseé, più leggera, ma forse meno “soddisfacente”. E poi ci si può mettere di tutto, da un impasto di spinaci-uova-pancetta, oppure cipolle-olive nere-pancetta, o ancora philadelphia-uova-zucchine, speck-funghi trifolati-provola, e poi ci sono tutte le farciture che si usano per la pizza (tenendo conto che faranno un po' d'acqua). Insomma, basta avere un po' di fantasia e si può preparare un ottimo piatto unico, ma anche un antipasto, o un aperitivo (mini crescioncini farciti, caramelle ripiene, e tutto quello di cui parlavo poco sopra).

martedì 26 ottobre 2010

INSALATA TIEPIDA DI POLLO (come riciclare la carne del giorno prima)

Ieri sera ho preparato i fusi di pollo al forno con le patate. La confezione era da sei, e noi solamente in due, così sono avanzate due belle cosciette di pollo, che ho messo in frigorifero in attesa di essere riciclate in qualche modo.


Così oggi a pranzo mi sono preparata un'INSALATA TIEPIDA:
2 fusi di pollo già cotti
una manciata di fagiolini
3 noci
semi di sesamo
olio
aceto balsamico
sale, peperoncino in polvere

Togliere la pelle alle cosce e scarnificarle. Fare dei pezzetti con la carne di uguale dimensione.
Sbollentare i fagiolini per una decina di minuti, fino a raggiungere la consistenza desiderata, scolarli e unirli al pollo. Aggiungere le noci.
Tostate il sesamo in una padella antiaderente, e cospargete gli altri ingredienti.
A questo punto io ho passato il piatto al microonde, per scaldare tutto, prima di condire con olio, sale, peperoncino e qualche goccia di aceto balsamico.

Per chi non avesse il micro, basta saltare in padella i fagiolini col pollo, con l'olio, e aggiungere i condimenti direttamente sui fornelli.

… forse è meglio che scaldare tutto al microonde!!

lunedì 25 ottobre 2010

CONIGLIO AL FORNO E POLENTA

Come ho scritto nell'ultimo post, l'arrivo del freddo ha scatenato in me la voglia di polenta.
Ho anche detto che vorrei cucinarla in modi diversi dal "solito", ma l'altra sera mi sono limitata ad usarla come companatico per il coniglio, ottenendo così un piatto unico completo e parecchio saziante.

Ovviamente ho usato la polenta a cottura rapida, non potevo permettermi di restare a mescolare per un'ora (e non ho la pentola a pressione).
Per due persone ho preparato:
Mezzo coniglio tagliato a pezzi
farina bianca
vino bianco
1 carota
1 scalogno
1 costa di sedano
3 pomodori
1 rametto di rosmarino
4 bacche di ginepro
sale, pepe, olio d'oliva
1 bicchiere di polenta istantanea
Acqua q.b.

In una padella versare un battuto di cipolla, carota e sedano con un cucchiaio d'olio e un po' d'acqua (cerco sempre di stare leggera nei condimenti).
Nel frattempo lavare, asciugare e infarinare i pezzi di coniglio.
Quando la cipolla è dorata, buttare il coniglio, e rosolarlo da entrambi i lati. Dopodichè sfumare con un bicchiere di vino bianco.
Salare, pepare, aggiungere il rosmarino e il ginepro.
Quando il vino è evaporato aggiungere i pomodori tagliati a tocchetti, versare un bicchiere abbondante di acqua ed infornare a 200° per 30-40 minuti, girando di tanto in tanto i pezzi, fino a che l'acqua non evapora e il la carne non diventa dorata. Aggiungere olio crudo a piacere.
Poco prima di servire preparare la polenta, seguendo le istruzioni sulla scatola. Quando questa è pronta, mettetela in un piatto da portata e appoggiatevi sopra il coniglio, versando anche il sugo ottenuto (che potete anche passare col frullatore per ottenere una crema omogenea).
E BUON APPETITO!

Ah, purtroppo non posso mettere foto, perché quella sera non avevo la macchina fotografica a portata di mano e la fame era troppa: divorato tutto prima di poter documentare almeno il risultato finale :-)

giovedì 21 ottobre 2010

DISILLUSA

Giusto giusto mentre fantasticavo sul ritorno del frigo, ecco che mi viene in mente di chiamare mia suocera, per accertarmi che il tecnico sia passato. "No - mi risponde- non è ancora venuto, eppure noi siamo stati a casa tutt'oggi".
Insospettita (e pure indispettita) chiamo in negozio.
"Buonasera, mi chiamo CR e ho un appuntamento fissato per oggi col vostro tecnico per cambiare un pezzo al mio frigorifero"
"Veramente a noi il suo nome non risulta, è sicura?"
E' sicura??? ma siamo impazziti?? è più di una settimana che aspetto questo momento, e lei mi viene a dire che non c'è il mio nome su quella maledetta lista???
"Certo, sono rimasta d'accordo col tecnico che se ci fosse stato qualche problema di reperibilità del pezzo mi avrebbe avvisata"
"Attenda in linea, che verifico direttamente con lui"
...............
"Il tecnico dice che evidentemente il pezzo non è arrivato, quindi non è venuto"
Mi pare perfettamente logico, no? Ha solo saltato la parte del darmi un colpo di telefono per dire che NON sarebbe venuto oggi e per fissare un nuovo appuntamento!!!
" Quindi quando potrete venire?"
"Dobbiamo verificare quando arriverà il pezzo, e poi prima di giovedì della prossima settimana non saremo in zona"
Un'altra settimana senza frigorifero???  E per fortuna che a quelli date la priorità, altrimenti andavamo a finire all'estate prossima!!! Ma che organizzazione è questa?
"Mi perdoni, io non me la voglio prendere con lei, ma è già una settimana che sopravvivo senza congelatore e devo fare un piano di scale tutte le mattine per andare a prendere il latte bisogna che facciate qualcosa per venire prima!"
"vedremo cosa possiamo fare... mi ripete il suo nome?"

E ho dovuto pure insistere per lasciare il mio numero di telefono.
Scommettiamo che sarò io a doverli richiamare?

DA QUANDO NON HO IL FRIGORIFERO...

Non ho avuto nemmeno spunti per provare ricette nuove. Si fa spesa alla giornata e si "appoggiano" gli alimenti da conservare nel frigorifero "di riserva" al piano di sopra. Che bella scomodità fare un salto su per le scale la mattina prima di colazione, per prendere il latte!
Ma oggi, salvo complicazioni, dovrebbe arrivare lui, il TECNICO DEL FRIGORIFERO, con il pezzo da cambiare. Chissà, magari è già arrivato.
Magari ha già finito di cambiare il pezzo, e il mio strumento insostituibile ha già ripreso a funzionare... chissà!
Nel frattempo mi sono limitata a comprare riviste di cucina e a fare progetti.
Visto l'improvviso e rapido calo delle temperature mi è venuta voglia di POLENTA, e pensavo di fare esperimenti che eludano dalla classica polenta con ragù o polenta con funghi. Sto solo cercando lo spunto che mi faccia partire la vena creativa.
Oltre a ciò, l'idea di un risotto con le quaglie mi sta stuzzicando da parecchio, e prevedo l'acquisto di una pentola di rame per l'occasione!

Ma prima di ogni cosa, vediamo se il frigorifero si riprende!!

venerdì 15 ottobre 2010

PASSATELLI IN BRODO: LA VITTORIA!

E finalmente anche io ce l'ho fatta!
In un vecchio post avevo già messo la ricetta dei passatelli. E' semplice e veloce, e chi non ha in casa un po' di pangrattato e del Parmigiano?
Il mio problema era la consistenza finale: durante la cottura i passatelli si spappolavano, creando una cosa simile alla minestra del paradiso, che io odio. A me piace il passatello bello sodo, quello che si può mangiare anche asciutto, magari saltato con un po' di pancetta, radicchio e pinoli!
Insomma, per farla breve, dopo prove su prove, fasi di auto-coscienza per cercare di capire dove fosse il problema, revisione degli ingredienti (Ale ha provato a farli seguendo una ricetta trovata su internet, mettendo anche burro e brodo all'interno dell'impasto!!), eccetera eccetera. Insomma, dopo tutto questo ragionare e rivedere, mi consulto l'altro giorno per l'ennesima volta con il mio amico Cesare, il quale mi suggerisce di buttare i passatelli quando il brodo NON sta bollendo. Cioè secondo lui la causa dello "spappolamento" altro non è che il bollore del brodo!
Lì per lì mi è parso sensato, e ieri sera ho deciso di riprovarci.
Con una dose minina di 50 gr di pane e 50 gr di formaggio, ho preparato la mia pallina. Ho fatto bollire il brodo, poi ho spento la fiamma, e ho schiacchiato i passatelli direttamente nel liquido profumatissimo.
... proprio in quel momento, mentre mi contorco tutta attorno allo schiacciapatate per cercare di fare da me, mentre mio marito da dietro chiede insistentemente se voglio una mano, e io rischio di farmi venire un crampo a mani, avambracci e schiena tutti insieme, proprio in quel momento dicevo, mi sovviene un vago ricordo: quello del mio insegnante di cucina, con il suo cappello bianco, e la sua aria severa, ma in fondo da brava persona, che, durante la lezione sui passatelli, ci spiegava come dovevamo schiacchiarli solo dopo aver spento la fiamma!!
E mentre questo flash attraversa la mia memoria, "loro" sono rimasti intatti, belli sodi, pronti per essere divorati da due bocche fameliche quali la mia e quella di mio marito! Ebbene sì, CI SONO RIUSCITA!
Ma non ce l'avrei mai fatta senza l'aiuto di Cesare, che non posso esimermi dal ringraziare di cuore, e che inviterò presto a cena, per un buon piatto di passatelli in brodo, accompagnati dal lesso e per finire un quintale di castagne e vin brulè!
E' proprio vero che le cose di una volta rimangono sempre le più buone!

UN SALTO INDIETRO!

Sfogliando virtualmente le mie foto, ho ritrovato questa, risalente a un anno fa... un anno, un mese e qualche giorno, per l'esattezza.
Uno dei giorni più belli della mia vita.
Mi avevano consigliato di godermelo, perchè sarebbe stato unico.
E così ho fatto.
E così è stato.
Ciononostante qualche "pezzo" me lo sono perso, e a volte mi piacerebbe tornare indietro per partecipare alla festa da invitata e non da festeggiata. Perchè, si sa, gli sposi sono quelli che devono fare gli onori di casa, cercare di salutare tutti, ma rimanere a parlare per poco con ognuno. E quando sei arrivato a fine giornata non ti sei nemmeno accorto che il tempo è volato!
Quel giorno non ho nemmeno mangiato, ma il menu me lo ricordo, scelto un paio di settimane prima insieme al mio futuro marito, durante una cenetta più che romantica in un ristorante meraviglioso: la LOCANDA ANTICHE MACINE.
Al posto degli antipasti abbiamo scelto un aperitivo piuttosto vario e abbondante: olive ascolane, verdure fritte, crema fritta, torte salate, focaccia ai pomodorini (e quella ancora me la sogno), etc
Fra i primi un raviolo al tartufo che mi ha rivoluzionato la vita: prima di quel giorno io non mangiavo tartufo. Assaggiatolo qualche anno prima, non  mi erano piaciuti ne' l'odore (paragonabile a quello del gas metano) ne' il sapore. Ma quella volta...non so cosa sia stato. So solo che da allora ne vado matta e ogni occasione è buona per mangiarlo (e il periodo attuale è molto propizio!).
Sul secondo, devo essere sincera, scende una nebbia piuttosto fitta: ricordo vagamente un maialino al forno con contorno di verdure fritte. Purtroppo quella giornata non mi ha dato la possibilità di sedermi a tavola per più di dieci minuti. E, proprio perchè non l'abbiamo consumata a tavola, la torta è stata MAGNIFICA.  Non perchè era la nostra torta, non perchè era un giorno speciale, ma semplicemente perchè era veramente buona! Io non sono troppo amante dei dolci, e mio marito ancor meno. Eppure quella millefoglie con crema chantilly e fragole ce la siamo divorata anche il giorno successivo, usandola come nostra prima colazione da sposati!
eeehhh qui ci sta proprio un bel sospiro accompagnato da una faccetta da aria sognante!

mercoledì 13 ottobre 2010

aggiornamenti sul frigorifero...

Giusto per tenere aggiornato il blog, oggi mi ha chiamato il centro assistenza di Forlì.
Prima hanno pensato bene di farmi prendere un colpo, dicendomi di non poter venire nemmeno a dare un'occhiata prima di giovedì della prossima settimana.
Poi a sorpresa dopo mezz'ora si è presentato un tecnico, che ha decretato la fine della scheda elettronica, le ha dato l'estrema unzione e ne ha ordinata un'altra, in arrivo -almeno si spera- la prossima settimana.
Rimane quandi valido l'appuntamento per giovedì.

Nel frattempo ci arrangeremo con un frigorifero di salvataggio, niente freezer.

Così domani preparo il brodo con la carne che avrei dovuto congelare, mentre dopodomani preparo le polpette col pane che ho dovuto scongelare (e sinceramente mi scocciava buttarlo).

Io e il mio frigorifero

Io e il mio frigorifero avevamo un bellissimo rapporto: io lo nutrivo regolarmente con cibi freschi, e lui mi ringraziava mantenendoli tali a lungo!
Il mio frigorifero assisteva alle mie prove culinarie, mi congelava gli impasti e la pasta fresca. Quando andavo in viaggio gli portavo sempre i magnetini, come souvenir.
E ieri il mio frigorifero, dopo soli due anni di relazione, ha deciso di abbandonarmi. Non è che se n'è andato del tutto. Semplicemente ha smesso di raffreddare, come se fosse andato in sciopero. Però poteva avvisarmi prima, almeno avrei messo in salvo i surgelati!
Povero Frigo, adesso devi attendere il dottore: il tecnico che verrà a curare te e me, perchè ho paura che dovrò spendere un po' di soldini per rimetterti a posto.
Come direbbe un certo Cesare Cesaroni (l'unica fiction italiana che seguo assiduamente): CHE AMAREZZA!

martedì 12 ottobre 2010

LA MACCHINA DEL GELATO

Ultimissimo acquisto, o meglio, recuperata raccogliendo i punti al supermercato, con un contributo in denaro di €14,50, mi porto finalmente a casa la macchina per fare il gelato!
Dopo aver letto le istruzioni, Ale mi dà le dosi: 250 dl di panna, 250 dl di latte scremato, 150 gr di zucchero. "Ale, ma sono le dosi consigliate?"
No, mi risponde, facciamo una prova e vediamo cosa viene fuori!
Il primo gelato è risultato decisamente grasso, ma non del tutto immangiabile.
Per la seconda prova decido di affidarmi a un ricettario vero e proprio (visto che il libretto di istruzioni della gelatiera consiste in un pieghevole scritto in 10 e passa lingue, e ad ogni lingua sono dedicate un paio di colonne!!).
Finiti in centro a Cesena per un giretto domenicale, approfitto così per acquistare in libreria un libricino economico della stessa collana che avevo acquistato per le marmellate. Con quelle mi ero trovata bene, perchè non ripetere?
La lettura dell'introduzione mi ha subito insegnato che: la panna va montata, il latte non deve essere scremato, lo zucchero è preferibile di canna, o miele addirittura, per rendere il composto più solido.
Il mio secondo tentativo si dirige verso il gelato ai pinoli: con 200 gr di panna, 150 di latte parzialmente scremato, un goccio di aroma di vaniglia, 100 gr di zucchero di canna, un cucchiaio di glucosio e una manciata di pinoli, ho preparato il composto.
Ho scaldato il latte, vi ho fatto sciogliere lo zucchero, il glucosio e la vaniglia.
Intanto che si raffreddava ho fatto tostare i pinoli in una padella antiaderente. Ho lasciato raffreddare i pinoli e ho messo il latte in frigorifero. Intanto ho montato a neve la panna. Tirato fuori il cestello dal freezer, vi ho versato il latte e poi la panna, una volta amalgamato il tutto ho aggiunto i pinoli.
Devo dire che il risultato finale non mi è dispiaciuto, certo, non era nemmeno da paragonare al gelato che si compra in gelateria! Il sapore era buono, ma la consistenza era più da sorbetto.
A proposito, la prossima volta ci riprovo col sorbetto!!

SALE PROFUMATO

Visto che sono un po' di giorni che non mi dedico al blog, voglio inserire un po' di aggiornamenti, come le ultime ricette sperimentate in cucina.
Si sarà capito che non amo molto ripetermi. Magari se so che una cosa mi viene bene la tengo per gli ospiti, ma se sono a casa da sola o con mio marito, mi piace sempre provare a fare cose nuove, anche se non sempre mi riescono bene!
Per tornare al titolo di questo post, quando ho frequentato la scuola di cucina, qualche anno fa, ci hanno insegnato -fra le altre cose- a fare il sale profumato.
Trattasi nientepopodimeno che della classica "salamoia" che comprate bell'e pronta al super e usate per condire carne e pesce.
Un paio di settimane fa ho deciso di cucinare del pesce: dal pescivendolo ho scelto due belle orate e qualche gamberone. Le prime ho deciso di farle al forno, semplicemente cotte sulla griglia. I secondi li avrei fatti alla piastra.
Per l'occasione mi sono comprata anche un bel "desquamatore", con cui ho pulito le mie orate, prima ti incidernee la pelle e condirle con il mio sale profumato.
Avendo un orticello di spezie niente male (e ancora oggi mi chiedo come sia possibile che, ignorate completamente dalla sottoscritta, siano potute crescere così belle e rigogliose), ho raccolto un po' di salvia, prezzemolo, rosmarino, timo ed erba cipollina. Le ho lavate accuratamente ed asciugate con della carta da cucina. Poi ho tritato uno spicchio d'aglio, ed insieme le spezie, mescolandole poi con del sale grosso. Ho messo tutto in un barattolo, e so che le prossime volte potrò riutilizzarle!
 
Tanto per concludere, le orate le ho appoggiate sulla griglia del forno, scaldato a 200°, girate a metà cottura (10 minuti circa) e tolte quando la pelle aveva formato una bella crosticina.

LA GIORNATA DELLA ZUCCA

la zucca va conservata avvolta nella pellicola
La settimana scorsa ero al supermercato, e passando vicino al banco verdure, mi è capitato di vedere un bel pezzo di zucca.
Premetto che in genere non vado matta per la zucca abbinata ai primi (come i famosi tortelli di zucca): è troppo dolce, e il suo sapore mi stanca.
Fino a poco tempo fa, l'unico modo in cui la mangiavo era tagliata  fette sottili, infarinata e fritta. Ottima, ma non tanto leggera!!
Tornata a casa mi sono messa a sfogliare qualche pagina di internet, ed ho scoperto che la zucca, oltre ad avere pochissime calorie (15 kCal per 100gr), ha ottime proprietà drenanti, oltre ad essere ricca di vitamina B ed E.
Se la si sceglie intera bisogna batterla con la mano e deve "suonare" (un po' come si fa con l'anguria credo). Se invece la si prende a pezzi, come ho fatto io, deve essere accuratamente avvolta nel cellophane, e non da troppi giorni, perchè tende a disidratarsi. Ed è questo il motivo per cui, una volta aperta nel vostro frigorifero, va consumata in poco tempo, e sempre conservata avvolta nella pellicola.

Petto di tacchino saltato con spinaci e champignon,
accompagnato da riso e zucca


Fra i vari suggerimenti su come cucinarla c'era anche un gustoso frullato, che ho provato subito stamattina a colazione: con 100 gr di latte magro, 100 gr di zucca, un cucchiaino di zucchero di canna e una spolverata di cannella. Ho frullato il tutto, poi l'ho scaldato prima di berlo, devo dire, piuttosto di gusto!!
A pranzo mi sono limitata a cuocere la zucca al microonde, tagliata a fette spesse un centimetro, condita con un pizzico di sale, peperoncino e dei semi di lino.

Ho provato anche la zucca come dolce, cuocendola, sempre al microonde, a tocchetti, unita a mezza mela, e condita con zucchero di canna e cannella in polvere. Servita bella calda con un po' di yogurt o di gelato era un ottimo dessert, e pure leggero!
fritto misto autunnale

Ovviamente anche la zuppa di zucca e porcini è stata un successo, con 200 gr di zucca, 1 patata di medie dimensioni, una manciata di porcini secchi, sedano e cipolla. Ho fatto bollire il tutto per un'ora circa, ho aggiunto un cucchiaio di fecola di patate e ho frullato tutto. Servita con un filo d'olio e una spruzzata di grana era ottima!
 
Così l'altro giorno ne ho comprata un'altra, questa volta intera.
Di nuovo ho provato solamente un fritto misto autunnale, adatto come aperitivo o piccolo antipasto: ho usato la zucca tagliata a fettine sottili, un porcino e delle foglie di salvia abbastanza grandi.
Ho usato un mix di farina "00" e di mais, per avere un fritto più croccante ed asciutto. Dopo aver infarinato le mie fettine, ho scaldato l'olio, fritto ed asciugato su carta da cucina. Il sale l'ho aggiunto alla fine.
Chissà se troverò qualche altra ricetta da sperimentare?
Convalido l'iscrizione a Paperblog sotto lo pseudonimo di chicchi

giovedì 7 ottobre 2010

SPEZZATINO DI VITELLO CON PORCINI E VERZA

Il periodo è quello buono: arriva l'autunno, le temperature si abbassano, si ha voglia di piatti caldi  e sostanziosi.
Ieri ho preparato questo spezzatino, molto semplice  ma di grande efficacia!
INGREDIENTI (per 2 persone)
300 gr di carne di vitello per spezzatino
una manciata di porcini secchi
5 foglie di verza
1 patata piccola
1 cipollotto
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
vino bianco
rosmarino
sale
pepe
peperoncino

Quando ho tempo solitamente uso quelle belle pentole di terracotta, che danno tutto un altro sapore alle pietanze! E così, visto che ieri avevo tempo...
I porcini li ho ammollati un paio d'ore prima.
Ho sbucciato l'aglio, lasciandolo intero e tritato la cipolla.
Dopo aver scaldato la pentola con un po' d'olio, ho fatto soffriggere l'aglio e la cipolla, insieme al rametto di rosmarino. Poi ho aggiunto la carne e versato un mezzo bicchiere di vino bianco. Intanto che il vino evaporava, ho tagliato la patata a dadini, la verza a listarelle e i porcini li ho tritati grossolanamente.
Una volta che il vino è evaporato, ho aggiunto le verdure, i funghi e il concentrato, e ho coperto con acqua, lasciando cuocere per almeno un'ora e mezza.
Alla fine ho aggiustato di sale, pepe e peperoncino, e prima di servire ho tolto l'aglio e il rametto di rosmarino.

martedì 5 ottobre 2010

SETTIMANA DISINTOSSICANTE

Ebbene sì, tocca anche a me!
Da quando siamo tornati dalla Spagna quei due chiletti in più non mi hanno più abbandonata. Si è aggiunta qualche serata a cena fuori e qualche spuntino fuori programma, et voilà: ritenzione idrica, incubi notturni, e due belle borse (non firmate) sotto gli occhi!
Urgeva un rimedio drastico, e così da ieri (perchè è risaputo che le diete si cominciano solo di lunedì) ho deciso di ridurre drasticamente il sale e i grassi animali.
Portata principale dei miei pasti: verdura. Sia ieri sera che oggi ho mangiato delle verdure cotte al vapore: zucchine, carote, piselli, cavolfiore, verza e sedano.
Ieri sera mi sono preparata una frittata di albumi, accompagnata da una porzione di cus cous al posto del pane.
La mattina mi faccio un frullato con latte magro, ananas, frutti di bosco e fragole (surgelati gli ultimi due). In alternativa 100 gr di yogurt magro con 40gr di muesli e 4 prugne secche o un kiwi.
A pranzo oggi mi sono preparata le solite verdure al vapore accompagnate da un mix di legumi e cereali bolliti, conditi con un filo d'olio. Ho aggiunto un'insalata di spinaci, valeriana e funghi champignon freschi, e mezza mela a fine pasto.
Se ho fame a metà mattina o metà pomeriggio, mangio qualche spicchio d'uva.
Per questa sera ho comprato una fettina di petto di tacchino (io odio il petto di pollo, è troppo duro e stopposo), che sarà accompagnato da finocchio bollito e una manciata di riso bollito bianco al posto del pane.
E così via fino a fine settimana...quando andremo a cena da amici, pronti per una grigliatona coi fiocchi!!

venerdì 1 ottobre 2010

LA TEGLIA DI MONTETIFFI

Domenica scorsa Ale mi ha portata a Montegelli, alla sagra del Savor.
Il SAVOR è una marmellata (che a me piace da matti) che viene prodotta in questo periodo, perchè viene cotta nel mosto dell'uva, insieme a mele cotogne, pere cotogne, mele e mandorle. Non è molto dolce ed è ottima abbinata a formaggi, sia freschi (come lo squacquerone) che stagionati.
La fiera in sè era molto piccola, qualche bancarella di dolciumi e prodotti artigianali e il classico "tendone" dove si poteva pranzare o cenare.
Fra le bancarelle ho trovato quella che vendeva le teglie di Montetiffi : teglie speciali in terracotta per dare alla piadina il sapore di una volta. Io ho comprato la teglia di medie dimensioni, e domenica sera ho provato subito ad utilizzarla!
La prima volta che si usa va cosparsa di crusca, fatta scaldare molto lentamente e, una volta che la crusca si è scurita, la si può buttare e cominciare a cuocere.
Essendo la teglia un po' delicata, è necessario avere qualche piccola accortezza:
- non avere fretta: la terracotta va scaldata a fiamma bassa, evitando sbalzi di temperatura che porterebbero alla rottura o incrinatura della stessa.
- non lavarla con acqua o detersivi: tenderebbe ad assorbirli. Per la pulizia della teglia c'è l'apposita scopa di saggina (che vedete nella foto). Io, non avendo la scopa, uso uno strofinaccio di cotone.
- va riposta in posizione verticale, leggermente inclinata.

Sotto suggerimento di un'amica ho provato a cuocere anche la carne. Per evitare che si sporcasse o impregnasse dell'odore della carne ho utilizzato della carta da forno. Erano semplici svizzere, ma il sapore era completamente diverso!!
Ovviamente mi sono pentita dell'acquisto: AVREI DOVUTO PRENDERE QUELLA GRANDE!!