Da dove parto?
Dalla serata al ristorante L'aldiqua di Forlimpopoli, quando ci hanno servito un'insalatina con lattuga e germogli di lenticchie (e io ho passato l'intera cena cercando di capire cosa fosse quell'ingrediente che sapeva di pisellini freschi, ma pisellini freschi non erano)?
Sì, direi che tutto è partito da lì, e dal mio racconto all'amica Marina, la quale mi ha passato in seguito una dieta purificante -mai fatta, fra l'altro- a base di germogli e crudità.
Per finire sul sito l'Erboristeria, dove spiegavano le incredibili proprietà dei germogli, raccontavano della trasformazione del seme durante la germogliazione e dell'incredibile semplicità nel fare i germogli in casa propria.
Come non cedere alla tentazione di provare?
Tenendo conto che a casa ho chili di lenticchie (che non mi piacciono cucinate) residue da cesti natalizi, ho deciso di cominciare con quelle.
E' veramente molto semplice: serve un vaso di vetro, un panno, un elastico, dei semi (legumi, cereali, quello che volete, purchè sia integro e non precotto!) e un pizzico di pazienza.
Basta tenere i semi a bagno nell'acqua coperti da un telo in un luogo buio e asciutto (ma non freddo) per mezza giornata. Poi cominciate a sciacquarli in acqua tiepida: un paio di volte i primi due giorni, una volta sola per i giorni successivi. Dal secondo giorno potete esporli alla luce, per favorire e velocizzare il processo. La velocità di germogliazione dipende dalla grandezza del seme ovviamente, ma già dal secondo giorno sarà possibile vedere spuntare qualcosa. E' quasi emozionante vederli crescere!
Una volta germogliati e commestibili, li potete conservare nello stesso barattolo, chiuso, in frigorifero, avendo l'accortezza di sciacquarli ogni due giorni.
Dopo le lenticchie ho provato con i fagioli verdi e i ceci, e mi hanno dato entrambi ottimi risultati!
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