Perchè cucinare è il solo modo che abbiamo di rendere piacevole il nostro nutrimento.

domenica 19 febbraio 2012

Gnocchi alla romana... in versione light!

Primissimo esperimento con il semolino.
Fino ad oggi lo conoscevo solo in forma di dolce impanato e fritto che mia nonna ci serve tutti gli anni in occasione di feste come il Natale, la Pasqua o altre ricorrenze in cui occorre imbandire la tavola con pranzi luculliani: un dolce fritto a conclusione di un "leggero" pasto di una decina di portate!
Insomma, non che mi allettasse poi così tanto questo fantomatico semolino...
Però ricordavo che al corso serale di cucina, quello che ho fatto ormai 5 anni fa, ci fecero fare questi gnocchi alla romana, e me ne piacque parecchio la consistenza, che mi ricordava tanto quella della mia amata polenta... senza il sapore del mais!
Insomma, l'altro giorno mi trovo davanti allo scaffale delle farine e mi decido a portarmi a casa una confezione di semolino.
E stamattina mi sono messa ai fornelli.
La ricetta degli gnocchi alla romana è riportata anche sulla confezione: 250 gr di semolino, 150 gr di burro, 500 ml di latte, parmigiano in abbondanza... e che è tutto sto grasso che aleggia nell'aria?
Così, dopo averci ragioneto su qualche mi nuto, mi sono decisa a tentare di "alleggerire" un po' la ricetta, e così ve la propongo (per due persone):
  •  125 gr di semolino
  • 250 gr di latte parzialmente scremato
  • 250 gr di acqua
  • 2 cucchiaini abbondanti di margarina vegetale
  • 15 gr di parmigiano grattugiato
  • 1 sottiletta light
  • 1 uovo
  • sale qb
  • sugo di pomodoro
Per prima cosa bisogna preparare il semolino: fate bollire il latte e l'acqua con un cucchiaino di margarina, una volta a bollore aggiungete un cucchiaino scarso di sale e incorporate il semolino, mescolando vigorosamente con una frusta per un minuto circa. Quando il composto inizierà a staccarsi dalle pareti portete spegnere la fiamma e lasciare riposare per qualche minuto. Aggiungete poi l'uovo, un terzo del parmigiano e la sottiletta, mescolando per amalgamare bene. Poi stendete il composto ottenuto su un piano. ATTENZIONE: siccome è molto appiccicoso, stenderlo su un tagliere di legno è sconsigliabile. Sarebbe preferibile una superficie liscia, bel oleata con olio evo. Per evitare altro grasso potete invece usare, come ho fatto io, quelle tovagliette di silicone che vanno tanto di moda, dalla parte liscia! In questo modo non avrete problemi di nessun tipo.
Stendete il composto, dicevamo, ottenendo uno spessore di 1 cm o poco più, e lasciatelo raffreddare completamente.
Una volta freddo, con un coppapasta o un bicchiere, tagliate dei cerchi (io li ho fatti molto piccoli), che disporrete in un pirofila che avrete unto precedentemente con parte della margarina rimasta. Ne basta davvero poca.
Disponeteli come nella foto, leggermente sollevati e leggermente sovrapposti. Spolverateli con il grana rimasto e distribuitevi la margarina avanzata.
Infornate per 10 minuti a temperatura massima, finchè non cominceranno a dorarsi in superficie.
Serviteli caldi, con della salsa di pomodoro (io l'ho preparata mentre si raffreddava il semolino, con un trito di sedano, carota e cipolla, pomodoro a pezzettoni, lasciato cuocere per 40 minuti e frullato col minipiner per ottenere una salsa liscia ed omogenea) e un tocco di basilico.
Per mio marito invece ho condito gli gnocchi con del ragù di carne, e devo dire che li ha apprezzati parecchio!




1 commento:

  1. la ricetta mi pare ottma! posso solo rompere le scatole sulla margarina vegetale? se e' di soia ok, ma se e' con grassi non altrimenti specificati....la eviterei! olio di palma, di cocco o altri grassi (NON IDROGENATI) sono pessimi. Meglio un pezzetto di burro piuttosto! per il resto, provero' ad alleggerirli anche io seguendo la traccia!

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