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domenica 27 febbraio 2011

Una piacevole scoperta: l'AVENA

Nel mio excursus attraverso nuovi sapori, dopo il sedano rapa, le castagne come componente di zuppe salate, i germogli, la pasta madre, e, proprio settimana scorsa, le cime di rapa, vi presento oggi un nuovo e fedele alleato: l'AVENA. O, per meglio dire, i fiocchi d'avena.
L'avevo trovata spesso come ingrediente di muffin e cakes in ricette originali inglesi o americane. Perchè, diciamoci la verità, da noi non va molto di moda. 
Ingrediente base per la preparazione del famoso porridge, una pappetta a base di avena, latte e frutta fresca che viene consumata a colazione in quel del Regno Unito, che ho preparato proprio stamattina per la prima -e non ultima- volta, e di cui vi parlerò fra poco.
Perchè prima vorrei fare un breve excursus sulle innumerevoli proprietà che questo cereale offre (e proprio per questo viene da chiedersi perchè non venga utilizzato più spesso anche in Italia, partia della dieta mediterranea e del mangiar sano). Per non impazzire troppo vi faccio un copia-incolla, prendendo direttamente da questa pagina di Wikipedia:

Al momento del raccolto i chicchi d'avena consistono di cariossidi (frutti) altamente digeribili avvolte da un tegumento non digeribile. Rispetto ad altri cereali, l'avena integrale produce un alimento ricco di proteine (12%), grassi (7%), fibre (dal 12 al 14%) e carboidrati (circa 64%). Ha anche un buon contenuto di sali minerali, soprattutto calcio, magnesio, potassio, silicio e ferro, che ne fa un ottimo remineralizzante.
Rispetto alle varietà comuni fino a qualche tempo fa, quelle attualmente coltivate hanno rese più elevate e sono più ricche di proteine e di sostanze energetiche; sono inoltre più resistenti alla ruggine, ai virus e alle aggressioni di insetti. Se consumata sotto forma di cereali ottenuti dai chicchi tostati, l'avena è un'ottima fonte di proteine e di tiamina o Vitamina B1.
Essendo molto nutriente, l'avena integrale è ideale nelle convalescenze e durante l'allattamento. Possiede una buona percentuale di lisina. Regola la tiroide, rinforza i tendini e le ossa. Veniva somministrata ai cavalli per un buono sviluppo dei muscoli.
È utile come integratore a chi soffre di insonnia, depressione e di disordini dell'appetito.
Regola il colesterolo attraverso la presenza di alcuni composti steroidei chiamati avenacine ed avenacosidi A e B.
A dosi alte può dare luogo a cefalea, soprattutto localizzata nella zona della nuca, per l'elevato contenuto di vitamina B2.

L'incontro fra me e l'avena è stato puramente casuale. Entrata in un alimentari cinese con l'intenzione di fare razzie per la prossima cena in stile nipponico, mi sono trovata di fronte un mare di spezie, farine di tutti i tipi, e un angolino (non troppo nascosto, visto che era di fronte all'ingresso) di prodotti anglo-americani, fra cui il burro di noccioline, l'avena, appunto, e altre cosine che non sono rimaste impresse nella mia labile memoria.
L'occhio ha memorizzato la confezione, ma ha tirato dritto, in cerca di tutt'altro.
Poi, una volta alla cassa, ho iniziato a guardare quella confezione, che non costava nemmeno tanto, e perchè non aggiungerla al carrello? Detto (anzi penzato) e fatto!
Così anche i fiocchi d'avena sono entrati ufficialmente a far parte della mia dispensa.
Questa mattina ho preparato un bel porridge, di cui vi posterò la ricetta non appena ne preparerò un secondo che sarò in grado di fotografare, e ho scoperto che è un ottimo addensante, quindi perfetto per tutte quelle minestre e zuppe che preparo sempre.
Non mancherò di provarlo anche in qualche dolce ovviamente.
Ma non preoccupatevi: sarà tutto iper-documentato!

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