Perchè cucinare è il solo modo che abbiamo di rendere piacevole il nostro nutrimento.

giovedì 22 luglio 2010

QUEL CASTELLO...

Ieri sera sono stata coinvolta in una piccola rimpatriata fra colleghi di vecchia data. E' il caso di dire pochi ma buoni!
Senza soffermarmi sulla piacevolissima serata, e mettendo da parte il caldo e i moscerini, quasi d'obbligo in una cena all'aperto in piena estate, il ristorante "Quel Castello di Diegaro" conserva sempre il suo fascino, e non si smentisce mai in cucina!







http://www.illotta.it/quelcastello/

Tengo a specificare che non ci siamo dedicati all'assaggio di chissà quali manicaretti: spesso e volentieri una pizza è il piatto più adatto per accompagnare chiacchiere, battute e pettegolezzi.

Ultimamente ho scoperto un connubio che mi piace parecchio: mozzarella, porcini e carciofi. Certo, i carciofi freschi sarebbero il top, ma mi accontento anche di quelli sott'olio, a patto che vengano ben scolati, insieme ai porcini: una fetta di pizza che -sollevata a mezz'aria nel percorso dal piatto alla bocca- comincia a gocciolare non è proprio di mio gradimento! Senza contare che l'olio in cui di solito vengono conservati gli alimenti sa unicamente di "unto".

Tornando alla mia ultima pizza, posso solo spendere parole di apprezzamento, a partire dalla quantità degli ingredienti -né troppi, né troppo pochi. Anche la qualità mi ha soddisfatta. Per non parlare dell'elemento fondamentale, quello per cui sono solitamente restia a provare nuove pizzerie: la digeribilità.
Quante volte mi è capitato di mangiare fuori la sera, andare a letto e passare la notte a rigirarmi fra le coperte, bevendo acqua in continuazione senza riuscire a placare la sete, svegliandomi infine il mattino seguente con gli occhi gonfi e la testa pesante! Tutta colpa dei grassi che abbondano nell'impasto e del sale presente nel condimento.
A tal proposito ricordo una lezione che facemmo al corso serale di Alberghiera (frequentato qualche anno fa), sull'impasto della pizza: rimasi sconvolta dalla quantità di strutto e olio che mettemmo in un chilo di farina! Fu quella sera che capii il perchè dei miei malesseri dopo cene a base di pizza "compera".
Questa notte ho dormito come un angelo, accompagnata dai soliti incubi che contraddistinguono i miei sonni, e che nulla hanno a che fare col cibo, e questa mattina i miei occhi erano normali. Un po' assonnati, ma normali!
Per correttezza sono costretta ad aggiungere che, non accontentandomi della sola pizza, ho ordinato anche il dolce: cestino di crema chantilly con frutti di bosco. Devo ammettere che le volte scorse mi aveva soddisfatta maggiormente, e che ieri sera il liquore che vi avevano aggiunto ha rovinato un po il sapore delicato della chantilly. Ma tutto sommato è stato un bel finale per la mia cena, e la sottoscritta è sopravvissuta degnamente alla nottata!


Pizza di Quel Castello: approvata!!

Nessun commento:

Posta un commento