Perchè cucinare è il solo modo che abbiamo di rendere piacevole il nostro nutrimento.

giovedì 9 febbraio 2012

Ragù di germano (con le pappardelle ovviamente!)

NOTA BENE: post sconsigliato ai deboli di stomaco, agli animalisti e ai facilmente impressionabili. Vorrei comunque sottolineare che sono contraria alla caccia, ma se devo buttare via del cibo.. beh... perchè farlo?


Eccola lì, una bella coppia di Germani reali, un maschio e una femmina, in posa su un cesto di verdure, belli impacchettati come regalo di Natale per la Dottoressa (mia mamma). Ah, dimenticavo, completamente congelati!
Mia mamma li guarda con un'aria fra il compassionevole e il disgustato e dice: "Io quelli non li cucino".
Così ho preso un bel sacchetto e me li sono portati a casa: li ho messi in freezer, dove sono rimasti fino alla scorsa settimana. Con tutta quella neve dovevo pur trovare il modo di passare il tempo, no?
Così, decisa a farmi aiutare da mia suocera in questa prima esperienza con la cacciagione, dopo esserci bevute una bella tazza di vin brulè, ci siamo messe all'opera: dopo averla lasciata scongelare tutta la notte, l'abbiamo spennata (e per chi fosse interessato, la spennatura va fatta immergendo l'animale in acqua bollente), pulita delle interiora, tagliate zampe, testa e punta delle ali e bruciacchiata per togliere tutti i peli.
Poi la "palla" è passata a me soltanto, così, dopo aver dato un'occhiata su internet per farmi un'idea, ho deciso che era meglio chiamare l'esperta: la nonna Carmen!
Mia nonna mi ha detto di fare così:
  • 1 costa di sedano
  • 1 arancia biologica (intera, con la buccia)
  • 1 patata
  • 1 cipolla
  • 1 carota piccola
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • due cucchiai di pancetta dolce tritata
  • vino rosso 1 bicchiere
  • sale, pepe, odori a piacere

Trita tutte le verdure e taglia a metà l'arancia. Parte delle verdure vanno messe dentro all'anatra, insieme alla mezza arancia e un cucchiaio di pancetta. Poi bisogna chiuderla. Io ho usato un ago da lana e dello spago e per essere la prima volta mi è venuta anche abbastanza bene! Con le restanti verdure e la pancetta ho fatto un soffritto (tenendo fuori l'altra mezza arancia), vi ho rosolato l'anatra su tutti i lati e ho sfumato col vino. Una volta evaporato ho aggiunto un goccio d'acqua (o brodo, meglio) e vi ho sciolto il concentrato. Infine ho messo l'arancia, gli odori, salato, pepato e coperto di acqua (attenzione, se usate del brodo invece dell'acqua non salate troppo!). Ho lasciato cuocere a fuoco basso per tre ore circa. Ci si accorge che è pronta quando l'anatra inizia a sfaldarsi al tocco. La carne deve diventare molto morbida.
A questo punto la si può lasciare freddare un po', togliere la pelle e scarnificarla. Il ripieno va buttato, il sugo invece (dopo aver tolto l'arancia) va mescolato alla carne e lasciato a riposare fino al momento dell'utilizzo.
Io ho preparato delle pappardelle con 2 uova e 200 gr di farina, le ho tirate sottili, ma non troppo e le ho tagliate con l'apposito attrezzo.

Erano una delizia! Non merito mio, ma dell'anatra!!!

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