Perchè cucinare è il solo modo che abbiamo di rendere piacevole il nostro nutrimento.

sabato 4 febbraio 2012

Ci facciamo due... chiacchiere? Sì, ma a Carnevale!


Quarto giorno di neve. Qui a Bertinoro abbiamo abbondantemente superato il metro... forse siamo a un metro e mezzo. Bloccati in casa, impossibilitati a spostarci se non a piedi, cos'altro si può fare se non rimboccarci le maniche e sperimentare in cucina? 
Le chiacchiere, o cenci, come li chiamava il nostro compatriota Pellegrino Artusi, sono un dolce fritto che si mangia a Carnevale.
La ricetta, come tutte le preparazioni di una volta, è molto semplice, e richiede pochi ingredienti, facilmente reperibili:
  • 2 uova
  • 240 gr di farina
  • 20 gr di zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 20 gr di burro o margarina
  • 1 cucchiaio di rum
  • olio per friggere
  • zucchero a velo
Impastate la farina con le uova, lo zucchero, il sale il burro ammorbidito e il rum (un suggerimento per velocizzare e non impiastricciarvi tutte le mani? Mettete tutto in un mixer, e in una manciata di secondi avrete il vostro impasto già pronto!).
Formate una pallina e lasciate riposare per mezz'ora circa.
Poi stanbdete l'impasto dello spessore di un paio di millimetri e tagliatelo a forme rettangolari o irregolari con una rotella liscia o frastagliata.

Scaldate bene l'olio in una padella e cuocete i vostri cenci facendoli dorare da entrambi i lati, poi scolateli su un panno assorbente. Una volta freddi cospargeteli con zucchero a velo a volontà!

2 commenti:

  1. Ma dai che bello!E' da una vita che cercavo questa ricetta!

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  2. @Ale, mi fa piacere! Io come vedi ho modificato solo il cucchiaio di vino, che è diventato Rum, per il resto sono sempre loro!

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