Perchè cucinare è il solo modo che abbiamo di rendere piacevole il nostro nutrimento.

domenica 5 dicembre 2010

STINCO AL FORNO

Lo stinco di maiale è -per me e mio marito- il simbolo della montagna, la nostra meta preferita per le vacanze, sia d'estate che d'inverno: ogni volta che andiamo in Val di Fiemme riserviamo una serata per andare in qualche malga a mangiare lo stinco al forno!
In passato mi era già capitato di prepararlo a casa, ma a modo mio, (cioè arricchito con carote, cipolla e sedano) ed ogni volta Ale commentava che, sì, era buono, ma non era come "quello là".
Così una sera l'ho chiesto, come lo facevano, e la risposta è stata la più semplice del mondo: basta tenerlo in forno per tre ore dopo averlo annaffiato con del vino e fa tutto da solo!
E così ci ho voluto provare anche io a fargli fare tutto da solo: ho comprato uno stinco da 500 gr, che per due persone è più che sufficiente, dopo aver fatto soffriggere un paio di spicchi d'aglio in una casseruola (che va bene sia per i fornelli che per il forno), ho rosolato per bene lo stinco, girandolo su ogni lato, per "sigillare" la carne ed evitare che perda il succo durante la cottura!
Poi ho aggiunto qualche bacca di ginepro, un rametto di rosmarino, sale e pepe, ho annaffiato con del vino rosso e ho infornato a 200° per 2 ore e 40, girando di tanto in tanto lo stinco (in alternativa lo si può semplicemente annaffiare con il sughetto).
Dato che c'ero ho preparato anche due patate al forno, e ho voluto provare una cosa che ha avuto un discreto successo: dopo aver tagliato e sbollentato le patate per qualche minuto, le ho disposte in un tegame foderato con carta da forno, ho spolverato con sale, pepe e pan grattato (che le ha rese più croccanti), aggiungendo qualche foglia di rosmarino e un filo d'olio. Ho infornato a 200° C per 25 minuti (mentre lo stinco finiva di rosolare) e li ho serviti insieme!

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